“Tanto non dimentico il male che mi ha fatto”!
Eh già, caro lettore, o lettrice, quante volte hai detto questa frase? Quante altre l’hai per lo meno pensata?
Così come ci casca l’occhio su qualcuno o qualcosa, capita, di tanto in tanto, che a me “caschi l’orecchio” su una qualche frase.
Così, qualche tempo fa, passeggiando, sento una ragazza esclamare:
“tanto non dimenticherò mai tutto il male che mi ha fatto!”
Non posso fare a meno di riflettere su queste parole.
E, ancora una volta, mi ritrovo a pensare a quanto sia ancora ignoto, a tanti, il principio di responsabilità individuale. Chissà se in un futuro, forse vicino, forse lontano, essere responsabili di se stessi diventerà un qualcosa che viene insegnato a scuola, ai bambini.
Chissà. Fatto sta che, per ora, non è così.
E la frase che ho appena ascoltao – mi dico – si potrebbe trasformare, almeno, in questa:
“non dimentico il male che GLI HO PERMESSO di farmi”.
Poi, però, rifletto ancora meglio.
Perché negli ultimi anni ho visto centinaia di persone – talvolta, ahimè, “aizzate” da qualche coach, magari non del tutto cosciente di ciò che insegna – fare questo passaggio in un modo maldestro, e finire per sentirsi colpevoli dell’accaduto.
Finiscono, in pratica, per dire a se stessi:
“se mi ha fatto male, è perché sono stato debole”
“perché non mi amo abbastanza”
“perché me lo merito”.
A quanto pare, non se ne esce. Si casca da un’incosciente PADELLA, a una ancor più inconsapevole BRACE.
Però tu, caro compagno di viaggio che ti muovi su questo veliero chiamato Spiragli di Luce…
…tu, ormai, se mi segui da un po’…sai che non è questo il movimento corretto della coscienza.
Non serve a niente, infatti, liberare l’altro della colpa, se poi la colpa te la prendi tu.
Perché, invece, non ti prendi una bella vacanza da quel vecchio te stesso, un bel periodo di ferie da quel “vecchio te” che vuole farti sentire in colpa?
Bisognerebbe essere meno estremisti, e più centrati.
E comprendere che ciò che accade, lo fa per una ragione.
E qui, prima di salutarci, ci vuole un mini chiarimento. Anzi, forse, una mini-anticipazione di un argomento di cui parleremo in futuro.
Mi capita, spesso, di sentir dire che le cose accadono perché dobbiamo “imparare” qualcosa.
E se ti dicessi che, invece, personalmente, concordo molto poco con questa idea “pedagogica” della manifestazione della realtà?
Le cose che accadono, soprattutto quando posseggono una nota di spiacevolezza, non lo fanno affinché qualcuno impari qualcosa ma, al contrario, perché disimpari a essere quel “vecchio sé” che attira quel genere di accadimenti.
Ma questo è un tema complesso, che merita un approfondimento a parte, dunque, ne parleremo in un prossimo spiraglio.
Per oggi, concludo semplicemente dicendoti semplicemente che non c’è nessuna colpa – né altrui né propria – ma un significato che chiede di essere rivelato, una coscienza che, una volta accesa, attende di tornare a splendere.
P.s. noi ci vediamo nei prossimi appuntamenti, che sono:
👉 martedì 2 novembre, su Facebook, con L’Astromartedì, la nostra rubrica dedicata all’Astrologia Evolutiva.
👉 giovedì 4 novembre, sempre su Facebook, con La Pecora nera sull’Albero, la nostra rubrica dedicata alle Costellazioni Familiari ed Evolutive
👉 lunedì 22 novembre, al seminario online “Il viaggio dell’Astrologia Evolutiva”.
Oltre alla teoria, sul tema natale, leggeremo anche i temi di alcuni personaggi famosi e parti di temi dei partecipanti. Iscrizioni aperte su questa pagina:
“IL VIAGGIO DELL’ASTROLOGIA EVOLUTIVA – SEMINARIO DI SPIRAGLI DI LUCE”
Un abbraccio pieno di spiragli di luce ✨
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