Sono tante le ragioni che ci rendono incapaci di dire di no. Ne vedremo alcune ma, soprattutto, scopriremo che apprendere a pronunciare il fatidico no…porta degli incredibili vantaggi
Caro amico lettore e cara amica lettrice,
vado subito al nocciolo della questione: imparare a dire di no è importante. Tanto importante, molto più di quello che sembra, e c’è dell’altro: la maggior parte delle persone, non riesce a dirlo.
Per un misto di educazione, quieto vivere, opportunità e senso di colpa, si tende a dire di sì quando si vorrebbe dire di no.
Ebbene, questo articolo si pone alcuni micro-obiettivi (ciò che si può fare, appunto, in un articolo):
- portare alcuni esempi per chiarire i casi in cui si dice sì al posto di dire di no
- indagare sulle ragioni che rendono incapaci di dire di no
- esporre i vantaggi dell’imparare a dire di no
Pronto per iniziare questo viaggio attraverso il diniego? Hai detto, forse, di si? Sbagliato ? La risposta giusta, come vedremo oggi è…
Un sonoro e liberatorio “NO”!
Proprio così, questo è il punto di partenza: dire no è una vera e propria liberazione ed anche un sacrosanto diritto che ciascuno di noi possiede.
Vorrei partire, però, dal primo fra i punti che ti ho elencato: le ragioni che ti rendono incapace di farlo.
Come in tutte le questioni complesse, la ragioni sono tante, ma iniziamo dal dire che, spesso, dici di sì al posto di dire di no, per paura di far rimanere male l’altro, per timore di ferirlo.
Sembrerebbe, dunque, che tu ti stia sacrificando per il suo bene; questo suona molto altruistico….però…qualcosa mi dice che le cose non stanno proprio così.
Credo, infatti – ma magari mi sbaglierò? – che a portarti a quel fatidico “sì” non sia l’altruismo, bensì, la paura della sua reazione. Forse temi che si allontani. Forse temi di perdere questa persona. Forse temi la solitudine. Ecco, questo può essere un punto di partenza.
Oppure (o anche) la ragione è un’altra, ovvero, non sei abituato a concederti la felicità. Dato che non lo sei, se qualcuno ti chiede di fare qualcosa che ti rende infelice, che problema ci sarà mai? Tanto ci sei abituato.
Ed ecco che dici di sì, anche se vorresti dire di no.
E forse c’è dell’altro. Forse, infatti, non sai ancora cosa vuoi dalla vita.
Non mi riferisco, adesso, allo scopo della vita o a qualcosa di così grande, bensì al fatto che, magari, non hai le idee chiare su chi sei e su chi vorresti essere e, dunque, non hai neanche idea di quali atteggiamenti accettare o rifiutare dagli altri.
Un esempio pratico
Qualche tempo fa, un’amica mi ha detto di aver partecipato a un trekking di vari giorni in montagna.
Ebbene, una delle partecipanti, tappa dopo tappa, si rabbuiava sempre di più, ma nessuno capiva cosa le passasse per la testa; se interpellata, rispondeva che “tutto andava bene“, anche se il suo cipiglio mostrava l’esatto contrario.
Giunti che furono al terzo giorno di cammino, nei pressi di un passaggio piuttosto impegnativo, improvvisamente questa persona ha iniziato a dare in escandescenze.
Come mai? Che cosa era accaduto?
Semplice: aveva fatto il trekking che volevano gli altri, nella modalità che volevano gli altri, anche se a lei non andava. Aveva detto di sì al posto di dire di no.
Un altro esempio
Una conoscente, tempo fa, mi ha raccontato di aver avuto un grave problema al lavoro.
Aveva organizzato un evento per mesi, assicurandosi che tutti i dettagli fossero a posto ma, a pochi giorni dall’inizio, il responsabile della sala conferenze, decise di mandare tutto a monte.
Perché?
La accusò di aver “preteso” che svolgesse una serie di mansioni che non gli competevano. La donna trasecolò e gli chiese di spiegarsi meglio.
Quando questi iniziò l’elenco, risultò che erano tutte cose che lei gli aveva esplicitamente chiesto, e alle quali lui aveva acconsentito senza battere ciglio. Avrebbe voluto dire di no, ma aveva detto di sì. Poi se ne era pentito.
Vuoi fare un favore al prossimo? Digli di no
Ecco che arriviamo alla mia parte preferita, caro lettore, o lettrice, i vantaggi del dire di no.
So bene che una parte di te starà dicendo “ma come?! Per fargli un favore devo dire di sì“. Eh già, so che siamo abituati a pensare che sia così.
Non importa, ti esorto a guardare – adesso – le cose da una prospettiva nuova.
Se dici di no, aiuti l’altro ad avere certezza sui limiti da non oltrepassare, dunque, gli faciliti la vita.
Gli fornisci una sicurezza aggiuntiva su cosa può o non può fare. Il vantaggio è che all’interno del “si può”, adesso potrà muoversi con tutta la nonchalance possibile.
Se, invece, lasci che i confini siano labili, confusi, enigmatici, ecco che inizieranno i problemi.
Nella migliore delle ipotesi, non saprà come muoversi, e lo obbligherai a procedere quatto quatto al posto di camminare spedito come sarebbe suo diritto.
Nella peggiore, e in mancanza di un confine certo, finirà per invadere i tuoi limiti: questo ti spingerà verso la frustrazione o verso una controffensiva che ti farà passare dalla parte del torto.
Un pessimo affare.
Questa, da sola, sarebbe già un’ottima ragione per imparare a dire di no, ma c’è dell’altro.
Perché dire di no definisce chi sei.
Quando, infine, impari a dirlo, aiuti gli altri ad avvicinarsi o ad allontanarsi da te.
Sembra rischioso ma, in realtà, la cosa certa è che rimarrà chi si sente in linea con le tue preferenze: un ottimo modo per muoverti verso la vita a cui aspiri.
E con questo, caro lettore, o lettrice, per oggi abbiamo concluso.
Se hai una domanda lascia pure un commento, e se reputi che ci sia bisogno di un approfondimento su questo tema, fammelo sapere.
Tutto chiaro, vero?
Eh? Cosa?
Hai forse detto di si?!? ???
Scherzi a parte…ti ringrazio di esser stato qui…e se questo post sull’imparare a dire di no ti è piaciuto, sentiti libero di condividerlo.
Spiraglio in tema consigliato?
Assolutamente questo: Sei sicuro di essere libero? (sconfiggere gli automatismi per guadagnarsi la libertà)
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