Con questo Spiraglio il nostro viaggio attraverso lo zodiaco giunge alla sua ottava tappa, dedicata al profilo dello Scorpione: segno di emozione, desiderio, profondità e trasformazione
Approcciare il profilo dello Scorpione non è certo immediato. Si tratta, infatti, di un segno penetrante e complesso, intriso di mistero e di innegabile fascino.
Se lo osserviamo da un punto di vista spirituale, è un segno imprescindibile, in quanto simboleggia i processi trasformativi, capaci di elevare i più bassi istinti della personalità verso i più luminosi talenti dell’anima.
Lo Scorpione è dotato di una forza, una potenza ed una profondità che nessuno degli altri segni possiede in egual misura, ed è proprio per questo che è facile rimanere impressionati dalle sue caratteristiche.
Forse è anche per questo che, alla scuola di astrologia evolutiva, qualcuno esclamò: “è il segno più atteso di tutti!” – quando arrivò il suo momento. Non dobbiamo, però, commettere l’errore di farci intimorire dallo Scorpione: è capace di discendere negli abissi per svelare la natura interiore dei nostri lati d’ombra, ma è altrettanto in grado di risalire tenacemente verso la superficie, una volta che questo sono stati trasformati.
Caratteristiche del segno dello Scorpione
Nel 2018, anno in cui pubblico questo post, il Sole entra in Scorpione il 23 ottobre alle ore 13:23.
Ricordo anche che il 23 ottobre è anche il compleanno di Spiragli di Luce, che nel 2023 compirà la bellezza di 9 anni. Il nostro progetto, a dire il vero, sebbene per poche ore, è nato sotto il segno della Bilancia.
Ma torniamo subito al nostro affascinante e pungente segno, con le sue caratteristiche principali:
Elemento: Acqua
Modo: Fisso
Casa: Ottava
Governatori: Marte e Plutone
Glifo (simbolo): ♏️
La “coda” presente nel glifo assomiglia decisamente all’aculeo dello Scorpione, sempre pronto a pungere quando è necessario.
L’essere pungenti e, talvolta, “velenosi” è, infatti, una possibile caratteristica dei nativi del segno ma – attenzione – non è detto che sia così: come già esposto più volte dipende dall’ottava in cui il segno si esprime!
Nel dubbio, però, c’è sempre da fare una certa attenzione quando si parla a uno Scorpione, pertanto, attento a fargli dei dispetti perché…se ti pungesse, non dirmi che non ti avevo avvertito!
Lo Scorpione guerriero
Proprio come l’Ariete, anche lo Scorpione ha un animo guerriero, ma lo esprime in modo diverso.
Se il primo assomiglia ad una testa di cuoio, che irrompe a testa bassa e spazza via ogni ostacolo, il secondo assomiglia maggiormente ad un agente speciale in missione segreta, che attende di essere nella posizione giusta, e in possesso di tutte le informazioni, prima di sferrare il suo letale attacco.
Per questo il segno dello Scorpione viene associato tradizionalmente alla vendetta, che in certi casi può essere covata a lungo e messa in atto in modo implacabile.
È curioso notare che Charles Bronson (il leggendario “giustiziere della notte“) è nato proprio sotto questo segno.
Niente male come inizio, non è vero? ?
Ma non temere. Lo Scorpione non è solo questo, anzi!
Passionalità, capacità di sentire, percepire, intuire, comprendere le ragioni e l’intimità del prossimo, anche solo dopo pochi sguardi, sono capacità tipiche dei nativi del segno. Insieme ad altri tratti luminosi che vedremo tra breve
La notte, l’oscurità, la profondità, la passione e il sesso
I nati in Scorpione amano la notte: svegliarsi presto è altamente improbabile, coricarsi presto una vera e propria utopia.
Li troverete immancabilmente “gironzolanti” per casa, alle due o alle tre del mattino, mentre fanno conteggi dei loro investimenti finanziari, leggono Dylan Dog o un bel giallo o, magari, si vedono un film horror in tv.
Oppure li troverete in qualche locale notturno in qualità di clienti o lavoratori, mentre esibiscono i loro numerosi tatuaggi. Ancora meglio se il locale passa musica dark o Metal. Nemici giurati della luce del sole, una delle (poche) cose in comune con i loro “colleghi” del segno d’acqua del Cancro, sono proprio le lunghe ore mattutine, passate sotto le coperte.
…ci hai creduto?
Ovviamente scherzavo! ?
Ma non del tutto. Sono sicuro che qualche “scorpioncino” (ma anche qualche “scorpioncina”) si è riconosciuto. Se questo è avvenuto…fammelo sapere nei commenti.
Scherzavo nel senso che ho esagerato, ma un certo legame con la notte e con l’oscurità c’è eccome. L’autore di Dracula, Bram Stoker, era nativo del segno, mentre Edgar Allan Poe lo aveva sull’ascendente.
Ma lo Scorpione, come già detto, non è solo questo, e non è un caso che sia rappresentato anche dall’aquila e dalla fenice, che simboleggiano la capacità di morte, rinascita ed elevazione.
Nessuno come lo Scorpione possiede la dote di scendere, come Dante, nel proprio inferno interiore per poi risalire coraggiosamente fino al paradiso.
I processi alchemici di cui tanto abbiamo parlato qui su Spiragli di Luce sono scorpionici: la capacità di “immergersi” dentro l’inconscio per svelare la propria natura interiore e, quindi, trasformarla.
I nati sotto questo segno sono anche determinati e raramente si tirano indietro di fronte a un obiettivo; in questo differiscono significativamente dai loro “colleghi” segni d’acqua Cancro e Pesci.
Hanno fascino, carisma e “magnetismo”, sono capaci – cioè – di attirare l’attenzione degli altri, anche senza gesti o discorsi eclatanti.
Una delle caratteristiche per cui sono più famosi è il sesso e, in generale, la passionalità. Senza passione…non c’è Scorpione.
Non mi stancherò mai, però, di ricordare che per descrivere accuratamente il profilo interiore di un individuo è necessario interpretare il cielo natale e non basarsi sul solo segno solare.
Scendiamo, adesso, più in profondità ma, prima, se questo scorpionico spiraglio ti sta piacendo, ti voglio suggerire di seguirmi su Astro Way.
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Il suicidio dello Scorpione
Secondo una leggenda popolare, lo Scorpione, circondato dalle fiamme, si pungerebbe con il suo stesso aculeo, dandosi la morte.
Sappiamo dall’entomologia che ciò non è vero: in tali circostanze, a quanto pare, il malcapitato insetto agita il pungiglione cercando di “ghermire” il pericolo che sente intorno a sé e questo può dare l’idea, appunto, di un “suicidio”.
Il fondo di verità presente in ogni leggenda lo troviamo, invece, nel mondo dell’inconscio (e degli archetipi che lo popolano) in cui la relazione dello Scorpione con la tematica del suicidio e, più in generale, dei cicli di morte e rinascita diviene fondamentale.
“Morte” non significa solo morte fisica, ma anche cicli e fasi della vita che si chiudono per lasciare spazio a qualcosa di nuovo.
C’è un rapporto privilegiato con la tematica della fine, ma non tutti gli Scorpioni la sanno gestire in modo equilibrato e, anzi, proprio perché è così importante possono finire per temerla più del dovuto; nel caso in cui Venere sia in Scorpione, ad esempio, si potrebbe temere la fine di una relazione, anche senza ragioni apparenti.
Sviluppare il potere di superare i cicli che si chiudono sarà, allora, una delle caratteristiche del profilo dello Scorpione più “avanzato” sul sentiero spirituale. E, anche se ci sarà da lavorare sodo per svilupparlo, tale aspetto – una volta integrato, rappresenta una vera ascesa verso un livello superiore di coscienza.
Lati d’ombra nel profilo dello Scorpione
Li ho già accennati, in un certo senso, ma chiariamoli meglio.
La rabbia è un elemento a cui fare attenzione, dato che a lungo andare può trasformare in rancore. Lo Scorpione ricorda anche per anni i torti subiti e può covare glaciali desideri di vendetta.
Quando comunicano sono pungenti il che, unito alla sottile capacità di cogliere i lati deboli degli altri, costituisce una miscela esplosiva che gli può provocare facilmente molti nemici. Vale anche per chi ha Mercurio in Scorpione, che in cattivo aspetto inquina la comunicazione con provocazioni e tentativi di ferire l’altro.
Possono essere, inoltre, terribilmente sospettosi cogliendo il male e l’offesa dove non c’è affatto, o temendo senza ragione che qualcuno stia tramando alle loro spalle.
Quando lavora su di sé, lo Scorpione impara a perdonare gli altri ma, almeno in una fase iniziale del proprio sviluppo, lo fa pronunciando le temibili parole “perdono ma non dimentico“.
Non è un vero e proprio perdono, bensì una tregua, un temporaneo “cessate il fuoco”, in cui lo Scorpione rimane “sul chi va là” ad osservare guardingo le mosse dell’altro, pronto a tornare a colpirlo al primo passo falso.
Eccessivamente possessivi e gelosi in amore, possono giungere facilmente al parossismo, lasciandosi letteralmente corrodere da sentimenti fuori controllo.
Nel sesso si vive ogni tipo di eccesso, che talvolta può sfociare nella perversione e, in generale, in una disarmonica ricerca del piacere e del soddisfacimento di ogni desiderio personale.
Riguardo al denaro, proprio come i loro “colleghi” del segno opposto (il Toro) possono sviluppare un attaccamento veramente esasperato: la vita si vive in funzione dei soldi, si diventa glaciali, avidi e – talvolta – persino privi di scrupoli quando si può ottenere un vantaggio personale.
La capacità che Plutone conferisce loro di scendere in profondità nel lato oscuro della vita, infine, se usata male, può finire per travolgerli.
Non è un quadro confortante, vero?
Lo so, non lo è, ma ci sono due buone notizie: la prima è che non è detto (ci auguriamo!) che questi lati si manifestino tutti insieme, la seconda è che lo Scorpione più di qualsiasi altro segno è in grado di illuminare l’ombra e rendere armonici anche gli aspetti più insidiosi, grazie ad uno dei poteri che vedremo nel prossimo paragrafo: quello della trasformazione.
Lati luminosi dello Scorpione
Ed eccoci arrivati al “momento clou” di questo Spiraglio.
Quando pensi a questo segno, ricordati questo motto: Scorpione fa rima con trasformazione. Questa la parola e il concetto chiave: la capacità di svelare, di portare alla luce e di trasformare.
Così come è capace di scendere all’inferno, lo Scorpione è in grado anche di risalire fino al Paradiso.
È interessante notare che Roberto Benigni, nato sotto il segno dello Scorpione, si sia interessato alla Divina Commedia, facendola “ripassare” a milioni di italiani, che hanno così approfondito esattamente, il viaggio scorpionico di Dante, dalle profondità degli inferi fino alle ineffabili bellezze del Paradiso.
Ma anche “La vita è bella“, discesa negli inferi dei lager nazisti, mostra, al contempo, come anche uno scenario così tragico e cupo, possa essere elevato verso sentimenti sublimi.
Tra le capacità luminose dello Scorpione, c’è sicuramente quella di recupero dopo una sconfitta. Le battute d’arresto vengono vissute, infatti, semplicemente come un nuovo passo verso il proprio successo ed auto-realizzazione personale.
Non a caso, esotericamente, il motto del segno è:
Sono il guerriero e dalla battaglia esco trionfante
Una volta superati gli aspetti ombra, nelle relazioni, divengono amanti straordinari, capaci di fedeltà, sentimenti e dedizione incredibile all’altro e al progetto di coppia.
Possiedono, inoltre, i doni del sentire e quello dell’intuizione. Quest’ultima si applica anche a una profonda comprensione del prossimo e delle sue ragioni e moventi interiori.
Avendo lo Scorpione sul mio ascendente posso testimoniare in prima persona quanto, fin da bambino, riuscissi a percepire le ragioni degli altri, intuendo anche malesseri o stati d’animo che chi mi stava di fronte cercava di occultare.
Questa capacità di cogliere la natura più intima è tipica di molti individui nativi del segno: bisogna però imparare a “dosarla” e usarla con la dovuta cautela.
Compito dello Scorpione, infatti, non è certo “sbattere in faccia” la verità all’altro, ma far percepire sottilmente che qualcosa si è intuito, in modo da sollecitare un processo di rivelazione maieutica, in cui saranno gli altri a chiedere di essere guidati vero la conoscenza della propria natura interiore.
C’è uno Scorpione in ognuno di noi
In ognuno di noi c’è una parte di Scorpione. Se hai letto gli scorsi spiragli astrologici avrai notato che ho posto l’accento sul fatto che solo il tema natale può rivelare a fondo la nostra natura interiore, e il comportamento specifico degli archetipi di nascita.
Sottolineo questo passaggio, ancora una volta, perché l’astrologia cosiddetta “segnosolare” (per capirci, quella che si basa su: “che segno sei?” – “Scorpione” – “Ah, allora sei così, “cosà” e poi anche, ecc.”) va ancora, tanto, per la maggiore.
Abbiamo bisogno, invece, di valutare con calma, studio e pazienza, il cielo natale di ogni individuo, per comprendere quali sono i profondi messaggi che contiene, tra cui il Sole (il “segno” di ognuno di noi) non è che uno degli elementi da considerare.
Quindi, in ognuno di noi c’è lo Scorpione. Questo archetipo si attiva ogni volta che nella nostra vita, attraversiamo una fase di nigredo, la “lunga notte dell’anima” che porta alla trasformazione interiore.
E con questo ti saluto, ti mando un grande abbraccio e ti do appuntamento al prossimo mese col segno del viaggio e della conoscenza, l’avventuroso Sagittario.
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