Avevano già parlato del Solstizio d’inverno e dell’Equinozio di primavera, adesso, è arrivato il momento di parlare del significato del solstizio d’estate, un momento speciale nel ciclo della vita. Parleremo anche della notte di San Giovanni e dei suoi antichissimi fuochi…
Caro amico o amica, come prima cosa, benvenuto su Spiragli di Luce.
Il mio nome è Elvio e sono qui, oggi, per raccontarti il significato del Solstizio d’Estate.
Per farlo ho pensato di usare un’analogia (forse un po’ curiosa?) e riportare la mia memoria a tanti anni fa, quando praticavo atletica leggera.
Arrivava l’inverno portando gelo e oscurità, finivano le gare e iniziava una lunga sessione di allenamenti, duri e appaganti: ogni atleta degno di questo nome non disdegna né impegnarsi, né soffrire per migliorarsi.
L’atletica è simile al lavoro su di sé: competi con gli altri, ma la vera competizione è con te stesso: il tempo o la distanza da migliorare, infatti, è il tuo.
Ma torniamo al racconto: servirà per parlarti, come ti dicevo, del significato del solstizio d’estate.
L’Autunno era un “periodo di riflessione”: le gare si svolgevano in estate e quando giungeva ottobre, l’energia della Bilancia (segno che inizia il 23 settembre) portava a fare, appunto, un…bilancio dei risultati ottenuti!
Con lo Scorpione (abile ad andare in profondità), si seminavano gli obiettivi per gli allenamenti invernali.
E con l’entusiasmo del Sagittario si iniziavano a perseguire.
Dato che la comprensione di questi archetipi è fondamentale anche per comprendere il significato del solsizio d’estate, ti ho lasciato qui sopra un link per ogni segno zodiacale.
Ti suggerisco, se vuoi – magari a fine lettura – di tornare qui e approfondirli ?✨
Arrivava, poi, l’inverno: la luce era ridotta al minimo, il freddo era pungente ed io e il mio amico Roger correvamo, giorno dopo giorno, nella solitudine del campo scuola e delle pinete di Marina di Carrara.
L’allenatore osservava silenzioso il cronometro: parlava poco, ma ogni cenno di approvazione, riempiva i nostri cuori di Gioia.
Leggi anche: Rituale e Meditazione per il Soltizio d’Inverno
Quando arrivava la primavera, le giornate si allungavano e si tornava a correre in pista.
Il sole splendeva e noi eravamo pronti, ma mancava ancora qualche settimana per gli attesissimi meeting, in cui il lungo lavoro avrebbe dato i suoi frutti.
Ed ecco una bella analogia: in inverno “seminavamo” tra le pareti di una palestra, sollevavamo pesi e correvamo nelle buie ore della sera: un vero e proprio lavoro di interiorizzazione.
Ma con l’Equinozio di Primavera tutto cambiava: i muscoli erano pronti e ci si allenava all’aria aperta; i meeting arrivavano e si raccoglievano i primi frutti (ancora acerbi) del nostro lavoro.
Era solo con i campionati, in piena estate, che si raggiungeva la massima esteriorizzazione: le gare in pista, sotto il sole cocente di agosto, gli sguardi del pubblico fissi su di noi, quelli degli allenatori concentrati sui cronometri.
L’energia del Cancro e del Leone (adatta, in natura, a raccogliere i frutti), ci aiutavano a raccogliere i nostri frutti: quelli degli allenamenti, che “offrivamo” al pubblico, alla squadra e a noi stessi.
Emozionante, vero?
Se ci ripenso mi emoziono ancora adesso.
Ma mi emoziono ancora di più, se penso che tutto questo, ci aiuta a comprendere il significato del solstizio d’estate da un punto di vista simbolico e spirituale.
Il solstizio d’inverno, l’equinozio di primavera e la Legge del ciclo
Durante il solstizio d’Inverno il buio prevale sulla luce: è infatti la notte più lunga dell’anno.
Dopo tre giorni, però, alla vigilia di Natale, le giornate iniziano ad allungarsi.
Ed ecco un’altra analogia: noi esseri umani facciamo lo stesso!
Ci chiudiamo in casa, dormiamo di più, usciamo di meno e, dunque, interiorizziamo la nostra vita; è questo il momento perfetto per dare vita a nuovi sogni e progetti.
Ma non è ancora il momento di realizzarli, bensì quello di progettarli, di idearli.
Torniamo alla natura.
I semi, sotto terra, iniziano a fremere ed quando arriva l’equinozio di primavera, in sincronicità con l’energia dell’Ariete, trovano forza, coraggio e intraprendenza per uscire dal guscio, “spaccare” la terra resa dura e compatta dall’inverno ed emergere verso la luce.
Leggi anche: Rituale per l’Equinozio di Primavera – Verso un nuovo Inizio
I progetti iniziano a fare capolino, tra le nebbie dell’inverno che se ne va; come gli animali che escono dal letargo e lentamente muovono i primi passi.
Sarà poi l’energia del Toro a dargli vigore e stabilità e quella dei Gemelli (segno legato alla comunicazione), a fare sì che possano esprimersi all’esterno ed essere condivisi col mondo.
Ed ecco che arriviamo al significato del solstizio d’estate, il giorno più luminoso dell’anno.
Meditazione e Rituale per il Solstizio d’Estate
Il processo di esteriorizzazione, adesso, giunge al suo massimo splendore.
Mentre nel mio orto, a marzo, noto pochi centimetri di crescita alla settimana, adesso ogni giorno trovo verdure e ortaggi più grandi e rigogliosi.
Sentire vibrare dentro di noi queste analogie, e viverle a pieno, ci permette di cogliere il senso più profondo della speciale meditazione per il solstizio d’estate.
Significa, non solo avere un’idea (mentale) di questo ciclo, ma comprendere la meraviglia di questi legami…tutto è connesso!
Se hai già seguito i due passi precedenti potrai proseguire il percorso.
Se, invece, sei arrivato per la prima volta oggi su questo post, potrai comunque riflettere sui propri propositi, focalizzarsi su ciò che vuole e riconoscere i cicli che hanno bisogno di essere chiusi.
Leggi anche: CHIUDERE I CICLI e LASCIAR ANDARE ci insegna a Vivere
Abbiamo deciso di celebrare il solstizio, qui a Palermo, con un bel rituale di passaggio, che avrà anche momenti di meditazione.
Meditare per il solstizio significa connettersi con le speciali energie presenti in questa giornata: è un’occasione da non lasciarsi scappare, soprattutto per chi ha obiettivi da raggiungere, siano questi interiori o esteriori.
Proprio stasera mia mamma mi ha raccontato che, quando era giovane, partecipava alla “festa del fuoco”: tutto il paese si radunava, nel giorno di San Giovanni di fronte ad un grande falò e alla fine passarci in mezzo, saltando dall’altra parte.
La notte di San Giovanni chiude il periodo del solstizio (che dura tre giorni), ed è connessa con gli elementi fuoco ed acqua.
Si apre un altro affascinante capitolo che voglio raccontarti subito.
Credo però anche un’altra cosa, che la tua presenza, qui, su Spiragli di Luce, non sia casuale e, anzi, sia speciale.
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Ti lascio qui sotto il video di presentazione ✨
Il Sole, la Luna, i fuochi di San Giovanni
Addentriamoci ancora di più nel significato esoterico del solstizio d’estate.
Voglio ricordare la splendida simbologia della vigilia di San Giovanni.
Nel giorno del solstizio il Sole giunge al suo apice, poi il suo moto apparente si ferma per tre giorni (fino al 24 giugno), giorno di Giovanni il Battista, 6 mesi esatti prima della nascita di Gesù.
Questa giornata, infatti, viene detta anche “natale estivo“.
Ed ecco che la simbologia del solstizio si arricchisce ancora di più: il 21 giugno il Sole entra nel segno del Cancro, governato dalla Luna, il cui elemento è l’Acqua.
Acqua e fuoco, dunque, ma anche notte e giorno, luce e oscurità, yin e yang, energie consce (Sole) ed inconsce (Luna) ed, infine, le due metà dell’anno che si incontrano.
Lo stesso glifo (simbolo) del Cancro è duale e presenza una certa somiglianza col simbolo del Tao.
I fuochi che vengono accesi nella notte di San Giovanni (proprio come quello descritto da mia mamma) sono simboli solari, ma vengono accesi di notte, dunque, sotto la Luna. Cesare Pavese ne parlò in “La Luna e i falò”.
Si accendono fuochi perché il Sole, dopo il solstizio, inizierà a brillare sempre meno (le giornate si accorciano) tornando gradualmente all’oscurità dell’inverno.
Ma la simbologia di acqua e fuoco la ritroviamo anche nelle parole dello stesso Giovanni Battista:
Io vi battezzo con acqua,
ma colui che viene dopo di me […]
vi battezzerà in Spirito santo e fuoco.
Non è emozionante trovare tutte queste analogie?
Alcune domande…
Alcune domande che possiamo porci, in occasione del solstizio d’estate, riguardano i lati di noi che hanno bisogno di essere illuminati, la forza del pensiero (inteso come coscienza e mente superiore) che illumina l’ombra…
…quali parti di me hanno bisogno di essere viste?
Quali aspetti, sopratutto emotivi, hanno bisogno di essere trasformati?
Quale parte della mia interiorità ha maggiormente bisogno di guarigione?
Ma il cancro, il segno che arriva, è anche legato al “prendersi cura” e, in generale al “avere cura” (il famoso “I care“) e dunque…
…di quali parti di me devo prendermi cura?
C’è, magari, un bambino interiore che ha bisogno di essere “consolato”?
E poi, ovviamente, c’è il processo di esteriorizzazione di cui abbiamo parlato…
…quali barriere ho bisogno di abbattere per far emergere verso la luce i miei talenti?
In quali aspetti mi sento ancora bloccato?
In quali attività o qualità non riesco ancora ad esprimermi come vorrei?
Questi non sono altro che spunti di riflessione per una bella celebrazione del solstizio d’estate.
Sono sicuro che saprai trovare le domande più appropriate per te ma, ancora di più, sono convinto che sarai in grado di ascoltare le risposte che ti arriveranno! 🙂
Astrologia Spirituale
Un’ultima domanda, caro lettore o lettrice: conosci l’Astrologia Spirituale?
Io la chiamo anche Astrologia Quantistica.
È una visione dell’astrologia che prescinde dai concetti duali di fortuna o sfortuna, di brutto o bello, di “periodo negativo” o “momento positivo”, così come accade nell’astrologia mainstream.
Ciò che conta, è:
? Il livello di consapevolezza
? I simbogli astrologici visti come archetipi
? Il libero arbitrio di ciascuno di noi
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Detto questo, ti saluto e, come sempre, ti do appuntamento al prossimo Spiraglio.
E se queste riflessioni sul significato del solstizio d’estate ti sono piaciute, le puoi condividere usando i pulsanti che trovi qui sotto. Grazie!
Elvio
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