I vari tasselli che compongono il puzzle della nostra vita, compresa la famiglia in cui nasciamo, non sono posizionati “a caso”, bensì con un ordine e uno scopo preciso. Sono i bambini che scelgono i propri genitori e in questo Spiraglio voglio condurti in un viaggio, alla scoperta di questa affascinante idea…
…ma prima di iniziare il viaggio, caro lettore e cara lettrice, voglio condividere con te una cosa: scrivere questo post non è stato semplice. L’ho scritto e ri-scritto più volte, perché parlare del fatto che siamo noi a scegliere i propri genitori è tutt’altro che facile.
Si sfidano le leggi della razionalità e le resistenze di tante persone: chi vive o ha vissuto problemi con i propri genitori, infatti, non accetta di buon grado questa idea.
Eppure, come vedremo, ne parlano l’induismo, il buddismo e ne parlò anche Platone.
Il mio intento, quindi, è condurti in un viaggio, diretto verso la scoperta della sincronicità che caratterizza la vita.
Come ogni vero viaggio che si rispetti, dunque, ha bisogno di un punto di partenza e, ne sono certo, questo può essere proprio parlare dell’Anima.
Sono i bambini a scegliere i genitori ma, in realtà…
…è la loro Anima che li sceglie.
Non sei stato tu (in quanto personalità) a puntare il “ditino” e scegliere mamma e papà, ma la tua parte spirituale.
Abbiamo già affrontato il “processo incarnatorio”, il cammino compiuto dall’Anima per incarnarsi in un corpo fisico e non ci tornerò adesso.
Ricorderò solo che lo fa in un momento speciale, scelto con grande cura, per il quale l’Anima attende anche centinaia di anni.
Leggi anche: il cammino del’Anima sul pianeta Terra
L’orologio cosmico non lascia nulla al caso: “Dio non gioca a dadi con l’Universo” – diceva Einstein – pertanto il luogo, la data, la famiglia e, quindi, anche i genitori vengono scelti con attenzione.
Non quelli più “facili”, né i più “buoni“, ma quelli che posseggono le giuste caratteristiche per condurti alle sfide evolutive consone al tuo sviluppo interiore.
Torno tra un attimo su questo punto. Per ora, immagina di viaggiare nel tempo e ritrovarti, come per magia, nell’antica Grecia.
Platone e il mito di Er

Di Anima e reincarnazione, ma anche del fatto che siamo noi a scegliere i nostri genitori, ne parla Platone nella Repubblica, nel mito di Er.
Er è un soldato che, tornato miracolosamente in vita, narra cosa ha visto nell’aldilà: l’Anima, aiutata dalle moire, sceglie la sua futura vita e affida al Daimon il compito di sorvegliarne lo svolgimento. Le precedenti incarnazioni influiscono sulla scelta, e questo ci mostra, meravigliosamente, che Platone conosceva il concetto di karma.
L’Anima di Ulisse si incarna in un uomo tranquillo, quasi a dire: dopo aver affrontato maghe, mostri, sirene e ciclopi, le prove karmiche sono state superate e il diritto a vivere una vita di pace è stato finalmente guadagnato.
Ogni tassello della vita è connesso agli altri e quello chiamato “genitori” è particolarmente speciale: sono essi, infatti, i primi esseri umani con cui veniamo in contatto, quelli che ci educano e fungono da ponte tra la vita presente e l’eredità psico-biologica del nostro albero genealogico.
Leggi anche: Albero genealogico: come curarlo con la Metagenealogia
È un tassello indubbiamente importante, ma una domanda che possiamo, a questo punto, porci è:
i genitori sono “giusti” per la personalità o per l’Anima?

Ecco il nodo fondamentale: il rapporto coi genitori può essere a volte meraviglioso, altre complesso e altre ancora persino terribile.
Ci sono genitori che non rivolgono la parola ai propri figli (e viceversa) o che li hanno abbandonati: in casi come questi, accettare l’idea che siamo noi a scegliere i nostri genitori può, per usare un eufemismo, non essere immediato. È bene anche ricordare, però, che dietro ogni sfida, si cela un’opportunità.
Le difficoltà, i traumi, i periodi difficili sono portali attraverso i quali l’Anima può mettersi in contatto con la personalità, e indicarle una via d’uscita.
Nascere con un cucchiaio d’argento in bocca non è necessariamente un vantaggio per chi segue il sentiero spirituale. Al contrario, una vita facile generalmente implica un’esistenza insignificante dal punto di vista spirituale.
(Douglas Baker “Astrologia esoterica“ – Crisalide Edizioni)
Quando i rapporti sono complessi, i genitori non sono “giusti” per la personalità: la mettono in crisi e sono sicuri portatori di sofferenza; le cose cambiano, però, quando si riesce a guardare la vita con gli occhi dell’Anima.
Poniamo che un bambino abbia bisogno di sviluppare il senso interiore di libertà: avere dei genitori che gli permettono di fare tutto non lo aiuterebbe; ecco che, invece, avere genitori oppressivi, può far scattare in lui la ribellione che gli permetterà di allargare i confini della propria libertà individuale.
Se studiamo le biografie dei grandi personaggi della storia, scopriamo che dietro i loro successi si celano grandissime sfide che essi si sono trovati ad affrontare.
Anche quelli che l’ego considera “cattivi genitori”, osservati con gli occhi dell’Anima, svolgono la loro precisa funzione evolutiva.
Persino l’assenza dei genitori non sembra essere un impedimento al successo: Barack Obama, Nelson Mandela, Bill Clinton, Steve Jobs e Ingrid Bergman furono adottati, mentre Leonardo Da Vinci era figlio illegittimo di un nobile toscano e di una contadina o, forse, secondo alcune ricerche, di una schiava che proveniva dall’oriente.
L’idea che siamo noi a scegliere i nostri genitori, a questo punto del viaggio, l’abbiamo “accarezzata” e, adesso, abbiamo bisogno di fare un passo oltre.
Prima però, ti chiedo solo un piccolo favore…se questo Spiraglio ti sta piacendo, dacci una mano a diffondere consapevolezza: lascia un mi piace alla nostra pagina Facebook, troverai ogni giorno nuove pubblicazioni evolutive.
Smettere di lottare contro i tasselli del puzzle

Abbiamo appreso, durante questo nostro viaggio, che la vita è composta da innumerevoli tasselli interconnessi tra loro.
Ma perché, a volte, stiamo male?
Perché soffriamo?
La sofferenza nasce quando rifiuti i tasselli che la vita mette a tua disposizione.
Accettiamo alcuni tasselli, ma altri no.
Forse credi di esser nato nell’epoca sbagliata, forse nel posto sbagliato o dai genitori sbagliati.
Io, invece, sono qui per dirti che tutti questi elementi sono giusti ed appropriati per la tua missione evolutiva.
Questo punto è chiaro a chi conosce approfonditamente il proprio Tema Natale: quell’incredibile atlante che ci aiuta a decifrare le energie della nostra vita e le direzioni da possiamo prendere.
Sto parlando di quella mappa basata sulla perfetta sincronicità della nostra nascita; il ruolo dell’astrologo evolutivo consiste, appunto, nell’interpretare i messaggi che l’Anima, attraverso gli archetipi di nascita di ogni individuo, ha disseminato in essa, ognuno in un punto preciso e per una ragione precisa.
Leggi anche: il Tema di Nascita e l’Astrologia Spirituale
Qual è, allora, il segreto?
Smettere di lottare con i tasselli, giudicandone alcuni buoni ed altri cattivi.
La personalità di Elvio desiderava tasselli diversi nel mosaico della sua vita: si è iscritto a ingegneria perché un determinato contesto l’ha spinto a farlo. Poi è andato in crisi ed ha compreso che quella non era la sua strada. Ora si dedica alla ricerca spirituale, alla musica e a questo blog.
Se lottassi con i tasselli, potrei illudermi che, avendo “capito” prima qual era la mia strada, ora sarei un musicista “migliore” o un operatore spirituale più evoluto ma, in realtà, non vi è prova alcuna di ciò.
L’unica certezza è qui, in questo presente che sto dedicando alla stesura di questo Spiraglio. Un presente a cui sono giunto tramite un percorso, iniziato, tanti anni fa, grazie anche ai genitori che ho scelto.
Come vedi siamo tornati al punto di partenza, ovvero al fatto, appunto, che sono i bambini che scelgono i genitori.
Sapere che siamo noi a scegliere i nostri genitori, cambia i nostri rapporti con loro?

Si e no.
Se rimane una nozione, non cambierà nulla, ma se diviene coscienza, cambierà tutto.
Se il rapporto con i tuoi genitori non è stato semplice, dimenticati per un attimo del loro ruolo. Non pensarli come “mamma” e “papà, ma come esseri umani di una generazione diversa dalla tua, che esprimeva valori e scopi diversi dai tuoi.
Non sono perfetti, è vero, ma niente è perfetto su questo pianeta.
Forse sono stati severi perché convinti che quello fosse il modo migliore per esprimere il ruolo genitoriale e, magari, quel moralismo che ti ha tanto infastidito, è perché volevano difenderti dalle chiacchiere altrui.
Se sei qui, è grazie a loro: a loro devi la vita e il fatto stesso di essere qui, a leggere idee e pensieri spirituali. Hanno commesso errori, è vero, ma più spesso di quanto credi, l’hanno fatto a fin di bene e con amore.
Diceva Dante:
L'amor che muove il Sole e l'altre Stelle Condividi il TweetSono i bambini a scegliere i propri genitori – Approfondimenti
In conclusione: siamo noi a scegliere i nostri genitori?
Magari un singolo articolo, come questo, non sarà sufficiente a dare una risposta definitiva, però, intanto, abbiamo fatto un bel viaggio 😉
Inoltre, ci possono aiutare alcuni approfondimenti.
Trovo interessante questo articolo di Visione alchemica che indaga sulla frase “non sono io che ho scelto di venire al mondo”.
Le parole che seguono, sono invece tratte dal libro “Anime Coraggiose” di Robert Schwatz:
La programmazione che facciamo prima di nascere è estesa e dettagliata. Noi scegliamo i nostri genitori, dove e quando incarnarci, le scuole che frequenteremo, le case in cui vivremo, la gente che incontreremo e le relazioni che stringeremo. Se qualche volta avete avuto la sensazione di conoscere già una persona appena incontrata, forse, eravate nel vero.

Altro testo che esplora che l’idea che l’anima sceglie i genitori è “Il codice dell’Anima” dello psicanalista James Hillman
Esiste qualcosa, in ciascuno di noi, che ci induce a essere in un certo modo, a fare certe scelte, a prendere certe vie? Se esiste, è il Daimon che ciascuno di noi riceve come compagno prima della nascita. È la chiave per leggere il “codice dell’anima”, quella sorta di linguaggio cifrato che ci spinge ad agire ma che non sempre capiamo
Se questa è stata la prima volta in cui hai sentito parlare del fatto che siamo noi a scegliere i nostri genitori, potresti esser rimasto perplesso.
Se così fosse, lascia “decantare” queste idee dentro di te e prenditi tempo per riflettere.
Considera, però, che questa visione potrebbe condurti a manifestare una delle qualità umane più belle di tutte: il perdono.
Per proseguire la lettura su Spiragli di Luce, il post che ti suggerisco è:
Nulla accade per caso – le meraviglie della Sincronicità
Con questo ti mando un abbraccio, ti do appuntamento al prossimo spiraglio e se la tesi secondo cui siamo noi a scegliere i nostri genitori ti ha appassionato, condividi questo articolo usando i pulsanti qui sotto. Grazie!
Elvio
Ciao Elvio,
Ho letto tutto l’articolo e non ho capito dove viene spiegato:
In che modo e in quale momento sceglieremmo i genitori?
Perché e con che criterio sceglieremmo proprio loro e non qualcun altro?
Non è invece l’universo a decidere e ci convinciamo di avere noi questo potere decisionale?
Grazie
Cara Fra,
prova a rileggere con attenzione.
Non vorrei essere frainteso: non che io non abbia “voglia di rispondere”, non è questo 😉
Semplicemente, la risposta è già scritta (anche abbastanza in modo esplicito) e, dunque, avrà più valore se la trovi da sola
Un abbraccio