Il 30 settembre scorso ho preso parte, a Trecastagni (Ct), al seminario Ho’oponopono occidentale di Giovanna Garbuio. Il mio racconto
A Trecastagni, un bel paesino alle pendici dell’Etna, c’è un’associazione culturale chiamata Athanor, che periodicamente organizza incontri, seminari e corsi dedicati a tematiche evolutive, di miglioramento personale e di benessere ed equilibrio psico-fisico, tra questi il seminario Ho’oponopono Occidentale di Giovanna Garbuio.
Come forse avrai visto nel blog, sono in contatto con Giovanna da tempo ed ho avuto il piacere di collaborare con lei in più occasioni: lei ha scritto un bel post che trovi qui su Spiragli di Luce ed io ho ricambiato scrivendone uno per il suo sito (a fine Spiraglio ti lascio i link se vuoi andare a leggerteli…)
E dato che, da ormai qualche mese mi sono trasferito in Sicilia, non potevo certo lasciarmi sfuggire questa bella occasione di incontrarla, conoscerla e realizzare questo piccolo reportage sul suo seminario di Ho’oponopono occidentale.
Com’è andata? Via al racconto!
Che cos’è l’Ho’oponopono
Se non hai mai sentito parlare di ‘Ho’oponopono ti indico, tra poco, un articolo in cui ne parlo, in cui troverai descritta in modo più approfondita questa filosofia.
Arriva dalle Hawaii e significa, letteralmente, “percependo la perfezione, miglioro la realtà”. Nella pratica Ho’oponopono consiste nella ripetizione di un mantra (una serie di invocazioni) che sono conosciute in varie forme, tra cui mi dispiace – perdonami – ti amo – grazie oppure, come insegna Giovanna Garbuio, scusa – grazie – ti amo.
Agisce come strumento di guarigione e consapevolezza, sanando traumi affettivi ed emozionali, situazioni irrisolte e legami disarmonici, i quali (come abbiamo visto a più riprese qui sul blog) sono i responsabili degli eventi che continuano a ripetersi, sempre uguali, nella nostra vita.
L’idea alla base della filosofia Ho’oponopono è quella della responsabilità individuale, delle nostre azioni, emozioni e pensieri. Non esistono cose che accadono “per caso” (e su questo ti suggerisco come approfondimento questo post: Nulla accade per caso, le meraviglie della Sincronicità) bensì tutto è creato da noi.
Trasformando noi stessi, trasformiamo la realtà che ci circonda.
Come vedi Ho’oponopono è una grande sintesi di concetti e principi spirituali di cui a più riprese abbiamo parlato. L’energia che lo muove è l’Amore ed è bene chiarire anche che la forma in cui viene proposto da Giovanna Garbuio è un adattamento in chiave occidentale di questa filosofia sciamanica, che sarebbe probabilmente difficilmente comprensibile nella nostra cultura se non fosse stata canalizzata e tradotta in questa forma.
Ecco perché Giovanna l’ha chiamato Ho’oponopono occidentale
Si può cambiare l’ordine delle parole?
Prima di passare al racconto del seminario chiariamo questo punto, dato che è una domanda che ho sentito porre spesso. La risposta è si e la ragione si può ricercare nel fatto che non è tanto l’ordine delle parole o le singole espressioni a connetterci con la potenza dell’Ho’oponopono, bensì l’intenzione con cui lo facciamo.
Purezza, consapevolezza, onestà, integrità, voglia di armonia, pace, intelligenza ed Amore: ecco i requisiti che possono portare chiunque a trarre grandissimi risultati evolutivi usando il mantra e studiando la filosofia ed i principi che stanno alla base di questo cammino spirituale.
Se vuoi approfondire oltre, ti suggerisco la lettura di questo Spiraglio: Mantra Ho’oponopono, una meravigliosa via spirituale.
Ed ora, andiamo a vedere cosa è accaduto il 30 settembre, a pochi passi dal vulcano…
Il Seminario Ho’oponopono Occidentale di Giovanna Garbuio
Sono partito la sera prima da Palermo ed ho imboccato l’autostrada che, tra paesaggi suggestivi ed indimenticabili, collega il capoluogo con la costa orientale.
Ci siamo incontrati per cenare con Giovanna e “le due Antonelle” (io le chiamo così!) 🙂 Antonella Ranno ed Antonella Rizzotti, che dirigono l’Associazione Culturale Athanor. È stata una bella serata e, nonostante fosse la prima volta che le incontravo, posso dire che la sensazione (…e ciò accade spesso!) era proprio quella di essere con amici di una vita…
…ma il meglio doveva ancora venire; ed è arrivato la mattina dopo, con l’inizio del seminario.
I circa 20 partecipanti erano disposti in cerchio, dopo l’apertura dei lavori Giovanna ha introdotto vari principi spirituali legati alla filosofia Ho’oponopono, all’importanza di assumersi le proprie responsabilità nella “creazione” della nostra vita e, dunque, anche del risvegliare in noi la consapevolezza che tutto accade per una ragione, e essa risiede nel principio di Aloha, l’Amore.
Nel pomeriggio ci sono state parti più legate al “gioco” ed al lavoro di gruppo, in coppia, in gruppetti di 3-4 partecipanti per percepire l’energia dell’altro ed anche iniziare i primi lavori sulla propria auto-guarigione.
Ci sono stati momenti di confronto, in cui si interveniva ponendo domande e portando la propria esperienza personale nel gruppo.
Ci sono stati canti (bellissimi, tra l’altro) ed anche, ovviamente, la recitazione del mantra, che è avvenuto in gruppo, all’unisono, dopo che ognuno di noi aveva ricevuto una mala (una collana usata tradizionalmente nel buddismo per contare i mantra, ma anche in chiesa quando si recita il rosario) per contare le invocazioni.
“Percependo la perfezione, miglioro la realtà” – Ho’oponopono
Un chiarimento su questa frase, che racchiude in poche parole una grande e profonda saggezza.
Cosa significa percepire la perfezione? La nostra vita, così com’è, il nostro quotidiano, ci sembra forse perfetto? Sono sicuro che risponderai di no, e non solo tu, la maggior parte di persone dirà di no, dirà che la vita è piena di prove e di sconfitte, di problemi e di sogni infranti.
Anche di gioie e di grandi soddisfazioni, aggiungeranno i più ottimisti, ma perfetta non è.
Guarda, sono d’accordo. Ma il punto è un altro, è iniziare a connettersi con l’enorme potenziale inesplorato che giace in ognuno di noi.
Il segreto è vedere la guarigione dietro alla malattia, la ricchezza dietro alla povertà, l’armonia dietro alla disarmonia. In ogni litigio giace il seme della pace, in ogni crisi si nasconde un talento e in ogni problema dimora la soluzione.
Percepire la perfezione significa che non siamo obbligati a vederla in questo istante, bensì che possiamo percepire che essa è racchiuse in un oltre che, in realtà, sta a pochi passi da noi. La mia stessa vita era diversissima cinque anni fa, le situazioni che allora mi facevano soffrire e tribolare oggi non sono che un pallido ricordo.
Stavo bene allora? Spesso no. Eppure, iniziavo già a percepire la perfezione. Ed è proprio questo percepire, sentire, che ogni cosa è illuminata al suo interno che risveglia in noi il potenziale di guarigione ed evoluzione che tutti quanti possediamo.
Dobbiamo imparare a vedere l’albero, rigoglioso ed imponente, anziché fissarci sul seme, magari minuscolo e rinsecchito, che in quel momento abbiamo sulla mano. Ecco che, così facendo, percependo questa perfezione latente ed avendo fede in essa, miglioriamo la realtà.
E per concludere…
Ma torniamo al racconto del bel seminario ho’oponopono occidentale. Verso le sei di sera o poco più, l’esperienza si è conclusa.
Per me che ho frequentato tante di queste attività…beh…ogni volta la sensazione è un po’ come quando, da bambino, finiscono le vacanze. Finisce la “magia” del seminario, dell’incontro tra tante persone che hanno in comune l’interesse per la propria evoluzione.
Eppure, un legame sottile rimane, e spesso anche delle belle amicizie.
Ringrazio ancora Giovanna Garbuio per tutto quello che fa, per quella bella giornata, ringrazio tutte le persone che hanno partecipato e ringrazio ovviamente anche tu che mi leggi, e che così pazientemente segui il blog, con passione.
Giovanna ha pubblicato numerosi libri che parlano di ho’oponopono e spiritualità, qui sotto ne trovi alcuni
Se vuoi trovare l’Associazione Athanor questo è il link della pagina Facebook.
Se vuoi proseguire la lettura, dato che te l’avevo promesso, ecco i due letture che ti propongo; l’articolo che Giovanna Garbuio ha scritto per Spiragli di Luce:
L’impegno per evolvere di Giovanna Garbuio
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Caro Elvio , mi hai fatto rivivere la magia di quei giorni ? un abbraccio colmo di gioia e gratitudine ❤️ A prestissimo ???