Siamo a Serranova, tra San Vito dei Normanni e la statale 379 che corre lungo l’adriatico, nel profondo sud della Puglia, terra di ulivi secolari e millenari.
Cari amici, innanzitutto un saluto dal trullo in cui mi trovo. Voglio dire che sento una grande gratitudine ed anche una certa emozione per essere qui e star vivendo questa splendida esperienza. In attesa dei racconti dettagliati del viaggio che sto facendo e dei b&b che sto visitando, con tutte le incredibili storie annesse e connesse (che, preparatevi, sono molto belle ed interessanti) mi sento di pubblicare un mini-spiraglio dedicato a una piccola grande esperienza vissuta proprio oggi: due fantastiche ore passate tra gli ulivi secolari di Serranova.
Come ho anticipato nel sottotitolo di questo spiraglio, a poche centinaia di metri dalla statale 379 e proseguendo verso sud-ovest, in direzione di San Vito dei Normanni, si trovano queste incredibili distese di ulivi secolari. E insomma, senza girarci troppo attorno…non agli ulivi…bensì alla questione posta dal post..
è possibile entrare in un ulivo secolare? Andiamo a scoprirlo insieme.
le piante alle mie spalle, nella foto, non sono ancora quelle secolari che si trovano poco distanti…come quella della prossima foto…
un bel “bestione” vero? E come potrete intuire dalla foto…è possibile ovviamente entrarci dentro!
Ebbene si, alcuni di questi ulivi hanno una struttura cava al loro interno. Tra poco vedremo il perché. Ma ecco che ci sono dei casi dove è più difficile…come in questo in cui l’apertura si trovava a livello del suolo…e non arrivava al metro d’altezza….
ma anche in questo caso si poteva entrare…anche se era decisamente più stretto del precedente
E prima di concludere…un piccolo approfondimento. La ragione per cui sono cavi la troviamo in questo articolo del Corriere della Sera che dice (riporto testualmente):
“Nei secoli parte del legno vecchio muore e da secco si dissolve letteralmente. Per questo la maggior parte dei tronchi è cavo all’interno. L’ulivo però reagisce creando sulla corteccia dei mammelloni, tessuti pieni di acqua e di cellule da cui nascono i nuovi germogli. Del resto, secondo la mitologia greca, la pianta dell’olivo fu creata da Atena come pianta immortale“.
Bene, dal trullo (che si chiama “veltrico“, dal nome dei cani levrieri…altra storia da raccontare…) ti saluto e, ovviamente, se questo spiraglio ti è piaciuto gli puoi dare un veloce mi piace…
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…un saluto dalla Puglia e, come sempre, arrivederci al prossimo Spiraglio
Avevo 19 anni (sono passati tanti anni… 🙂 ), io mio fratello e altri tre amici facemmo un viaggio in Puglia; dormito in un trullo disabitato, dormito nei sacco a pelo in un uliveto…un’esperienza meravigliosa. La Puglia è una terra bellissima, ne ho un ricordo stupendo.
eh già…pure io due notti fa ho dormito in un trullo…a breve racconterò tutto…nel viaggiospiraglio 😀