Nel cuore della Colombia c’è una zona bellissima, nota come eje cafetero e formata dai tre dipartimenti del Quindío, Risaralda e Caldas i cui capoluoghi sono rispettivamente Armenia, Pereira e Manizales.
Di quest’ultima cittá e di un incredibile luogo dove praticare eco turismo ho parlato nell’ultimo post. Il viaggio adesso prosegue verso sud e precisamente verso Salento…che…non è la punta meridionale della Puglia, bensì un bel paesino “cafetero”, circondato da coltivazioni di caffè. Bene, detto questo…partiamo col nostro…viaggio fotografico!
In questa zona della Colombia non solo ci sono ottime strade, ma addirittura Autogrill proprio come in Italia (se non migliori) dove puoi comprarti prelibatezze come queste…
o bere un ottimo caffè… in tutte le salse possibili e immaginabili, espresso compreso…
il caffè qui la fa da padrone… è possibile non solo berlo e vedere le enormi e bellissime coltivazioni che si estendono per ogni dove, ma anche visitare una “finca cafetera” una fattoria dove si produce caffè. È anche possibile vedere…tazze che sembrano uscite direttamente da “I viaggi di Gulliver”….
Qui ero ancora sulla “Autopista del cafè”, qualche chilometro a sud di Armenia. Da lì a poco c’è il bivio che porta a Salento… una vera e propria imperdibile chicca…
Le macchinine che vedete sono quelle che conducono alla splendida Valle del Cocora, un luogo da sogno in cui si può fare un lungo trekking (ci sono vari percorsi che variano da un paio a cinque-sei ore) a piedi o a cavallo.
Ma dove si può dormire a Salento? Vediamo subito qualche opzione:
L’Hotel Boutique Mirador del Cocora è un luogo assolutamente meraviglioso anche se non adattissimo ai viaggiatori low-cost. Più abbordabile a livello di prezzo e comunque molto grazioso è la Posada Casa Salento. Per quanto riguarda gli ostelli consiglio assolutamente questo Ostello “Tralala” uno dei luoghi storici dei “mochileros” dei viaggiatori “zaino in spalla”. Se per caso al Tralala (…o…tra lá lá?) non ci fosse posto, altro consiglio per i nostri amici backpackers è questo: Ostello Los Guaduales.
Ed ecco un po’ di musica in strada, proprio in centro a Salento. Se volete prendervi un caffè…mmm… ahimé ahimé non ricordo il nome (mannaggia, lo segnai in un foglietto che….ovviamente ho perso!!!) ma vi posso dire come trovarlo. Percorrete il corso principale e dopo un centinaio di metri, guardate sulla destra…vedrete scritto caffè e wi-fi…e per riconoscerlo, vi metto un paio di foto…
La prima è come appare all’interno, nella seconda, invece…ciò che vedrete dalla finestra. Visita consigliata.
Il corso di Salento la sera…era un fine settimana festivo…e c’era tantissima gente e una bella atmosfera di vacanza e festa. Il giorno dopo mi sono deciso ad andare a conoscere un altro bel paesino dell’efe cafetero che si chiama Filandia. Ma prima di cambiare scenario ti chiedo un velocissimo mi piace su questo post. Un piccolo gesto per te, un gesto importantissimo per me…
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Piazza principale e…gatto nell’ostello!
L’ostello si chiama…
Hostal Colina de Lluvia cioè…l’ostello “collina della pioggia”. Bel posto, gentilissimi i proprietari, abbondante la prima colazione. Gatto incluso nel prezzo.
Per chi fosse alla ricerca di una sistemazione più lussuosa (ma anche più distante del centro) consiglio la bellissima Villa Holanda. Da qualsiasi dei due alberghi è possibile, chiedendo ai proprietari, prenotare una visita alle fattorie dove si produce il caffè. Ma torniamo in centro a Filandia, dove un artista esponeva i suoi coloratissimi quadri…
E cosa abbiamo qua? Qualcuno di voi lo riconoscerà… si tratta del mio zaino low cost da viaggio ovvero il…wild traveller bag!
Chissà se prima o poi gli dedicherò uno spiraglio…io credo proprio di si. Perché mi sembra che abbia molto a che fare col superfluo che alberga nelle nostre vite. Ma…ok…io ho dormito all’Hostal “Colina de Lluvia” a Filandia…ma…Daisy? Ha dormito, niente di più niente di meno che nella caserma dei pompieri
Come si può notare dal “corral” la caserma dei pompieri di Filandia è anche popolata da animali. In particolare c’era una pecora che pareva molto interessata a Daisy…non so bene per quale motivo…
E da buon italiano quale sono non posso che concludere questo post con la foto del pranzo di quel giorno a Filandia…ovviamente vegetariano. Fagioli, insalata, patatine fritte, riso, arepa (una delizia colombiana a base di mais) e del platano fritto (simile ad una banana) che non si vede perché è rimasto sotto l’arepa.
Caro lettore da Salento e Filandia, dall’efe cafetero o valle del caffè è tutto…grazie per essere stato qui…e come sempre arrivederci al prossimo spiraglio.
Aspetta! Dimenticavo! Ecco la mappa dell’ultimo viaggio…
Da Manizales a Salento. Non sono tantissimi chilometri (un centinaio…forse qualcosa di più) che con pause caffè e pause foto si fanno tranquillamente, prendendosela comoda in un due – tre orette.
p.s. se il post ti è piaciuto condividilo con i tuoi amici! Grazie
Elvio
Sarebbe l’ideale per me e mio to…caffettari e per anni patiti del viaggio low cost…mi hanno colpito i colori e quell’aria retrò che non mi dispiace neanche un po’.
hahahaha, si è bellissimo…ma…mio…”to” equivarrebbe a…?
Marito….:-D
hahahahhaha ok