Cari amici,
qui inizia il racconto di un viaggio. La grande piuma che vedete nella foto è l’unione di tante piume, c’è quella di un Condor, quella di una Guacamaya (un bellissimo pappagallo) e tante altre. Ogni uccello ha le sue proprietà ed i suoi simboli. Il condor, alimentandosi di cadaveri, si collega in qualche modo alla trasformazione, la purificazione, prendere ciò che è tossico da questo mondo e trasmutarlo ad un altro livello. Mi sembra che questa piuma…simbolo indigeno, qua ritratta sul mio balcone di Bologna, arrivata da oltreoceano proprio qui…sia un bellissimo simbolo per iniziare il viaggio, l’unione di due continenti, la compenetrazione di due culture, il viaggio che anch’esso può essere (e sarà!) esperienza di trasformazione e cambiamento.
Stavolta niente aerei, niente viaggio oltreoceano, stavolta sarà un viaggio per il nostro “stivale”…un viaggio On the road, come avrebbe detto Jack Kerouac, andremo alla scoperta del bel paese, a piccole tappe…forse anche alla scoperta di noi stessi…viaggiare è sempre un’esperienza a doppio senso: conosci i luoghi che visiti mentre conosci te stesso…essere fuori di casa ti permette di vederti sotto una prospettiva diversa. Vediamo se succederà anche stavolta…ma facciamo un passo indietro.
Intanto, ho il piacere di comunicarvi che Laura, la mia compagna (colombiana) è arrivata dopo un lungo viaggio in aereo la sera del 12 agosto. Dopo qualche giorno per finire di organizzare il tutto, siamo ora pronti per partire!
Ci dirigeremo verso la Sicilia a piccole tappe, visitando paesi e zone con un grande valore storico e paesaggistico. Ci muoveremo a cavallo della mia moto (…Maria!) e lo faremo senza mai prendere l’autostrada.
Come mai proprio senza autostrada? Innanzitutto perché è più bello: fai le curve, ti godi il paesaggio e ti fermi quando vuoi…ma non solo. Quando viaggi in aereo, ma anche in treno, ti ritrovi sbalzato da un paese all’altro, da una regione ad un’altra. Lasci un posto che ha un determinato paesaggio, cultura, accento…e quando scendi tutto è cambiato.
Lungo la strada, invece, soprattutto se questa è una lunghissima provinciale che percorri senza fretta, tutto cambia gradualmente. A poco a poco si trasforma il paesaggio, la vegetazione, gli accenti e, in certi casi pure…la qualità dell’asfalto! In questo modo non vedi la natura e la cultura mutare drasticamente, bensì vedi piccoli cambiamenti, percepisci come tutto si unisca fondendosi gradualmente.
Insomma, siamo in partenza. Cosa succederà a un italiano e a una colombiana, a cavalcioni di una moto, diretti verso il mezzogiorno del bel paese? Lo scopriremo insieme! Proprio per questo ho chiamato il post Lascia un pezzettino di te nel nostro viaggio: se ti trovi qui, a leggere, ti stai già preparando, in qualche modo, a viaggiare con noi.
Ovviamente nello spirito di scambio che ha sempre contraddistinto i miei viaggi (…ma anche la vita di tutti i giorni!)… sono ben accetti aiuti e incontri durante il cammino. C’è chi ci ha offerto un giaciglio dove riposare dopo ore e ore di asfalto… chi ci ha proposto di incontrarci…fare magari un pezzetto di viaggio insieme. Sono ben accetti anche suggerimenti su posti da visitare o qualsiasi altro consiglio che possa arricchire questa esperienza. Ben accetto bersi un bel calice di vino rosso e farsi due risate insieme… ovviamente mettiamo a disposizione in forma di scambio la musica, lo yoga e la meditazione…credo che Laura abbia anche tanto da raccontare sulla cultura ancestrale, indigena, del suo paese…una cultura che, a mio modo di vedere, è affascinante e che io sento molto vicina al mio modo di percepire il mondo.
Questo è il terzo viaggio che faccio verso sud. Grazie alla musica ho avuto modo di girare in lungo e in largo il bel paese. Mi è capitato a volte di percorrere centinaia e centinaia di chilometri per andare a suonare in quel teatro, in quel pub, in quella festa…e rimanevo sempre affascinato nello scoprire quanti paesi, quante vallate, quante meraviglie ci sono in Italia, delle quali neanche sospettavo l’esistenza. E mi ripromettevo di tornare a viaggiare, per poterle scoprire con calma. Questo viaggio sarà un’occasione per farlo, per conoscere e raccontare, qui su Spiragli di luce. In più sento che sarà un’occasione speciale, perché ho una speciale compagna di viaggio.
Arrivederci al prossimo Spiraglio.
p.s. gli animali a volte ci mettono di fronte al mistero. Come ho trovato in questo articolo, i Condor riescono ad individuare un animale morto da 60 chilometri di distanza. La scienza ancora non spiega come ciò sia possibile. Ovviamente potrebbe essere dovuto ad una vista straordinaria…ma veramente si può vedere attraverso i globi oculari così lontano ed al punto da distinguere un animale morto da uno vivo? Forse si, o forse questi straordinari volatili fanno ricorso a qualche capacità energetica a noi ancora ignota. Voglio che questo senso di ignoto, e di scoperta…accompagni questo viaggio. Grazie per essere passati di qui ed appuntamento alle prossime puntate.
[like_to_read][/like_to_read]
Altri post su questo viaggio:
Secondo: Alla scoperta della “piccola grande Italia”…
Terzo: Voli di angeli e antichi megaliti
Quarto: L’Etna e la sconfitta di Cronos
Quinto: Viaggiare è un po’ morire per poi rinascere
Sesto : Come risparmiare quando si viaggia raccogliendo frutta per strada
Emocionante descripción. Buen viento.
Próxima parada: Villeta, Cundinamarca. Colombia.
Sería muy bonito compartir, meditar, limpiar, sanar….